(articolo tratto dal Corriere della Sera)
Professoressa di liceo in pensione apre il primo sportello per prevenire tensioni e scontri. «Io, per dieci anni vittima di molestie: dal furto della posta alle citofonate in piena notte»
di Fabrizio Peronaci
L’ultimo fattaccio di sangue, tre morti in zona Cassia, risale a 6 mesi fa. Un pensionato sparò ai vicini e si suicidò. Motivo: litigavano di continuo. Per i gatti, per la tv, perché tiravano lo scarico del wc di notte. Ossessioni, nevrosi metropolitane. Come quelle che di recente hanno portato in tribunale come testimone anche Fiorella Mannoia, che ha raccontato l’incubo vissuto da sua nipote. Ma ora un rimedio c’è: all’Appio è nato il primo comitato anti-stalking condominiale. A prendere l’iniziativa è stata una professoressa di latino e greco in pensione, Rita Fossatelli, vittima di vessazioni nel suo palazzo da oltre 10 anni. «Me ne hanno combinate di tutti i colori, dal furto della posta al rilascio di immondizie davanti all’uscio, dalle telefonate mute alle citofonate nel cuore della notte. Ora basta! È vero che la perfidia esiste da quando esiste l’uomo, ma nello stalking condominiale subentra qualcosa in più: l’invidia. Si tratta di una piaga sociale diffusa, che contiamo di annientare o perlomeno ridurre». La sede del comitato associativo italiano anti-stalking condominale (Caiasc) è stata inaugurata pochi giorni fa in via Denina 62 (Appio), con aperture il martedì, giovedì e sabato dalle 9,30 alle 12,30.
Suprema Corte
Chiunque sia nei guai per liti, baruffe o vere e proprie persecuzioni legate al conteggio delle rate del condominio, alle piante che gocciolano o alla scomparsa della biancheria dai fili in terrazza può bussare e troverà un esperto ad accoglierlo. Disponibile, per casi di particolare urgenza, un indirizzo mail (serviziodiposta2017@gmail.com). «Intendiamo unire tutti gli stalkizzati d’Italia contro gli atti di vandalismo e violenza e contro le gestioni abusive di condominio - aggiunge la professoressa, che ha a lungo insegnato al liceo Augusto -. Il comitato è ovviamente senza fini di lucro e il nostro statuto punta molto sull’informazione e sulla solidarietà con le vittime». Previste forme di sostegno psicologico e consulenze legali. «La Corte di Cassazione - spiega l’avvocato Mario Romano, vicepresidente del Caiasc - in due o tre occasioni ha già categorizzato lo stalking condominiale, che di fatto è in via di individuazione come reato specifico. Nei caseggiati delle grandi città spesso la conflittualità si esaspera e si formano coalizioni di proprietari o inquilini schierate contro chi è fuori dal coro. Da quel momento l’astio cresce, fino a diventare sopruso reiterato e gravissimo. Per questo, prima che sia troppo tardi, è fondamentale la prevenzione». (fperonaci@rcs.it)
26 aprile 2017 | 07:53 Corriere della Sera
06/07/2017
